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Blefaroplastica

Con il termine di BLEFAROPLASTICA ci si riferisce ad un intervento chirurgico finalizzato a trattare rigonfiamenti delle palpebre inferiori (borse) e/o rilassamento delle palpebre superiori, inestetismi dovuti di solito a processi di invecchiamento cutaneo e spesso influenzati da fattori ereditari. Gli occhi e la loro relativa funzione sono capaci di mutare l'espressività di un volto, condizionando i rapporti tra interlocutori che si osservano e comunicano. Per tale motivo risulta utile poter intervenire sulla regione perioculare per eliminare modificazioni morfologiche cutanee capaci di determinare un aspetto stanco, spento e vecchieggiante del viso. L'intervento, di solito eseguito in anestesia loco-regionale, viene preceduto da un'attenta valutazione anatomica, dalla prescrizione di alcuni esami di laboratorio (esami ematochimici, ECG, rxgrafie) e dall'esecuzione di un preciso rilievo fotografico.

La blefaroplastica può essere eseguita sulle palpebre superiori e/o inferiori, praticandoo un'incisione cutanea sulla plica cutanea della palpebra superiore o incidendo la cute subito al di sotto della rima palpebrale per la palpebra inferiore. Subito dopo l'intervento i tessuti, suturati con fili molto sottili che vengono rimossi in quarta/quinta giornata, possono presentare gonfiore ed ecchimosi, che peraltro scompaiono nello spazio di pochi giorni con la collaborazione del paziente che è invitato ad evitare sforzi fisici ed esposizione ai raggi solari.

La blefaroplastica delle palpebre inferiori può essere eseguita in taluni casi anche con accesso per via mucosa, evitando in tal modo di praticare incisioni cutanee (blefaroplastica transcongiuntivale).

 

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